martedì 26 aprile 2016

Via, via briciolina!

Affogata nel mio momento di crisi, mi sono resa conto solo ora che non ho ancora scritto nulla riguardo al controllo della corda vocale. Sono stata dall'otorinolaringoiatra un paio di settimane fa ormai e dopo un esame davvero davvero fastidioso il responso non è cambiato: la corda vocale sinistra toccata durante l'intervento è ancora totalmente paralizzata. Quando lo dico in molti non ci credono, perchè in effetti la mia voce nel giro di un mese è migliorata moltissimo, ma il lavoro duro lo sta facendo la corda vocale destra per compensare l'immobilità della sinistra.
Ora l'unica cosa da fare è aspettare altri cinque mesi. C'è ancora una piccolissima possibilità che questa situazione "si sblocchi". Se così non fosse, si dovranno valutare due ipotesi: potrei ritenere già soddisfacente il mio livello di voce, ed in quel caso sarei quindi a posto; altrimenti si potrebbe procedere con un piccolo intervento che consiste nell'ingrossamento della corda vocale tramite un'iniezione, in modo che le due corde siano più vicine e la destra possa fare meno fatica a chiuderle lo spazio che le separa. Sinceramente vorrei tanto evitare un ulteriore intervento quindi continuo a sperare di svegliarmi una mattina ed improvvisamente non sentire più quella sensazione di briciolina bloccata in gola. Chi vivrà vedrà... per ora mi tocca aspettare...

giovedì 21 aprile 2016

Ricordi

Oggi, un anno fa, iniziavo la chemio. 
Ricordo con tenerezza la mia paura dell'ignoto. Avevo un'idea che mi ero fatta attraverso i film ma che non era affatto la realtà. Non sempre, almeno. Malessere, vomito, zero appetito, stanchezza infinita...
Per prepararmi a tutti questi effetti collaterali ho mangiato pochissimo, mi sono fiondata sotto le coperte con una bacinella al fianco ed ho dormito fino alla mattina dopo. Non dimenticherò mai la faccia sconvolta di mia suocera che la mattina seguente si è affacciata alla camera da letto per vedere come stavo e mi ha trovata a cantare e ballare intorno al letto: "Meno male che dovevi stare male!!!". E via di risate...

mercoledì 20 aprile 2016

Domande retoriche

Mi fanno sorridere le persone che non vedo da un po'... da un po' tanto... diciamo da almeno un anno e mezzo. Mi capita di incontrare per caso qualcuno e, puntualmente, ecco che arriva la fatidica domanda: "Ti sei tagliata i capelli??". Poi aggiungono che con questo taglio sto proprio bene, che con il mio viso stanno benissimo i capelli corti. 
Ed è qui che la domanda mi sorge spontanea... santissimo cielo, non possono iniziare la conversazione direttamente dicendo che gli piace comunque come sto? A cosa serve chiedermi se li ho tagliati, quando vedono benissimo che è così?? Forse pensano che li abbia minuziosamente e strategicamente nascosti sotto il cuoio capelluto o forse credono che possano esistere accessori magici per capelli che fanno decidere giorno per giorno la lunghezza che si desidera sfoggiare. Può essere. 
In ogni caso... la prossima volta che mi sentirò porre questa domanda risponderò con un imbarazzatissimo "noooo non li ho tagliati, perchè??". Sono curiosa di vedere cosa si inventano... 

sabato 16 aprile 2016

Il dopo non si vede...

Sto provando ad affrontare il mio periodo no in qualche modo. Non è facile ma ci sto provando. Per esempio, sto imparando a distogliere la testa da pensieri negativi, godermi più tempo con le persone che amo ma soprattutto... ogni volta che mi sento mancare il respiro o che non sto bene con me stessa (quindi, ultimamente, ogni volta che posso) mi muovo un po'. San Luca è sempre l'opzione che preferisco, ma il mio amore mi sta facendo fare anche un sacco di giri in bicicletta. Puntualmente dico che non voglio andare, poi vengo presa dalle mie crisi di pianto isterico ed allora poi accetto perchè, diciamocelo, si fa una gran fatica ma è davvero liberatorio.
Ieri, dopo una discesa terribile dalla quale sono scesa a freni tirati per paura della velocità, mi sono guardata le mani tutte arrossate e le ho mostrate al mio amore: "Guarda che male!".E lui: "Vale, il male non si vede..."
Il male non si vedeQuesta constatazione ha cambiato totalmente la prospettiva della mia giornata e oggi non ho fatto altro che pensarci. Perché voglio che gli altri capiscano il mio malessere se loro non possono vederlo, sentirlo, capirlo? Ed in effetti in questi giorni ho avuto la fortuna di avere vicino persone lontane: alcune "compagne di blog" che mi hanno scritto per sapere come stavo. Da ogni loro parola ho capito che comprendevano il mio stato d'animo per il semplice fatto che hanno attraversato questo momento come me. Forse non allo stesso modo, perchè a me è iniziata la crisi dal momento in cui c'è stato sospetto di recidiva, ma ci sono passate anche loro. E l'hanno superato. 
Il dopo è più complesso di quanto potessi immaginare. Bisogna avere un po' di pazienza, forse. Ed arrendersi all'evidenza che gli altri non possono capire.

lunedì 4 aprile 2016

Momento no

Momento no. Ma proprio no. No che più no non si può.
E' che probabilmente mi è piombato addosso tutto l'anno appena trascorso in una volta sola. Oppure no. Non capisco proprio.
Mi vedo uno schifo. Gli ormoni sballati, il cortisone e la fame nervosa mi stanno facendo ingrassare ad una velocità inimmaginabile. Ho la faccia completamente coperta di brufoli, io che neanche in adolescenza li ho mai avuti. I capelli stanno vivendo la fase "vado dove cavolo mi pare". Mi guardo allo specchio e non vedo nulla di positivo. Nulla.
Mi sento uno schifo. La stanchezza, la fatica inspiegabile, la voglia di piangere continua. L'umore è totalmente sotto terra e le persone che ho intorno non fanno assolutamente nulla per aiutarmi, anzi, sono rispettata come un topo in un negozio di formaggi! Cerco di tenermi occupata, ma non c'è niente in grado di staccarmi la testa. Il malumore non se ne va.
Credo sia il momento peggiore in assoluto di tutto questo mio percorso. Non è solo una crisi post-malattia, ma una crisi post-effetti della malattia. Crisi data da ciò che ho vissuto e provato io e solamente io. Da ciò che non si può dimenticare.

Per un po' sarò probabilmente assente anche dal blog. Spero che mi torni presto la voglia di condividere con voi i miei momenti. Chissà.